"Processori di dinamica"


Uno dei gruppi più importanti, all'interno della grande famiglia degli effetti, è quello dei cosiddetti 
processori di dinamica; questo gruppo, il cui nome già crea un'aura di temibile serietà raccoglie tutti gli effetti che intervengono sostanzialmente sul livello dei suoni. 
Oltre al 
compressore, la famiglia annovera altri componenti. 
Illustri: 
limitergateexpanderdeesserducker, molti di essi, infatti, vengono abitualmente usati in abbinamento ai compressori o, addirittura, ne rappresentano settaggi particolari. 

Teorie di base

I compressori, essenzialmente, servono a ridurre la dinamica del segnale audio cui sono applicati. Ciò può essere utile per molteplici motivi: aumentare il livello medio, semplificare le operazioni di missaggio, modificare l'inviluppo di singoli suoni (rullante, cassa) conferendo un attacco più incisivo, fornire ad un impianto di amplificazione una potenza verso picchi imprevisti  che possono danneggiare i singoli componenti ecc.

Il primo, rudimentale utilizzo dei compressori risale alle registrazioni degli anni 20-30 di esecuzione di musica classica; la gamma dinamica (oltre 100 dB) di un'orchestra sinfonica, infatti, qualche decennio fa superava allegramente le possibilità dei migliori registratori e riproduttori (60-70 dB). 
Senza l'uso di compressori opportunamente tarati, ciò avrebbe comportato l'implacabile perdita dei passaggi più delicati, miseramente mascherati dal rumore di fondo del sistema .
Al giorno d'oggi i compressori sono abitualmente usati sulle singole tracce (in particolare voci, cassa, rullante, basso) durante le fasi di registrazione e Missaggio. 
Il master stereo finale viene generalmente compresso durante la masterizzazione (spesso tramite compressori multibanda) e, per finire, tutte le radio o le discoteche effettuano ulteriori pesanti compressioni prima della diffusione della musica. Appare quindi evidente l'importanza dei compressori nella musica moderna... 
Ma è anche comprensibile il disorientamento di molti utenti, visto che generalmente l'effetto dei compressori sfugge ad un orecchio non particolarmente esperto. Anzi, uno dei criteri di valutazione dei compressori è proprio la "trasparenza", ossia la capacità di intervenire anche pesantemente sulla dinamica del segnale in maniera poco appariscente…
Vediamo nei dettagli i controlli basilari di un compressore
Effetti collaterali 

L'intervento sulla dinamica dei segnali operato dai compressori può comportare brutte sorprese. Poiché i compressori, per definizione, rendono più omogeneo il volume, è perfettamente normale che si verifichi un incremento di livello delle componenti più deboli del segnale. 
Nel mondo reale ciò può significare: alzare il rumore di fondo, alzare i rientri microfonici non desiderati o anche in applicazioni  live, aumentare i rischi di feedback. 
Il primo caso può manifestarsi in tutta la sua devastante gravità mentre si cerca di comprimere una traccia di chitarra registrata con l'aiuto di fruscianti pedalini; il secondo caso comparirà in tutte le tracce di batteria, e un fonico alle prime armi potrebbe anche desistere dal comprimere un rullante suonato male per non ritrovarsi con il charleston altissimo. Il terzo caso può trasformare una tranquilla serata in un concerto di fischi per il fonico volenteroso ma in esperto. 
Come ovviare a tali problemi?  
Il metodo migliore è prevenire, il che significa porre maggior attenzione  alla pulizia dei segnali, alla scelta ed al posizionamento dei microfoni, alla qualità degli strumenti usati. In certi casi può essere utile l'uso di tecniche di side-chain, ma la cosa in questo modo si complica ulteriormente; sicuramente uno dei segreti è… non pretendere troppo dai compressori! Indipendente dal loro utilizzo, gli strumenti che devono sottostare a determinare regole di linearità dinamica devono essere suonati e registrati nel modo migliore possibile! Se il batterista non è in grado di sostenere il brano dall'inizio alla fine con una "pacca" omogenea su cassa e rullante, è inutile perdere tempo a settare compressori. Se il cantante non è in grado di mantenere una distanza costante dal microfono, anche con i migliori compressori sarà ben difficile assicurare alla voce il livello giusto su tutte le frasi del cantante. 
La morale è sempre la stessa: il risultato finale sarà condizionato dal punto più debole dell'intera catena audio. 
Inutile usare i compressori se mancano i requisiti fondamentali, esattamente come e inutile montare il motore di una Ferrari sulla carrozzeria di una Fiat Cinquecento.